
VACCINARE PIÙ VELOCEMENTE. MA SI PROGRAMMINO ANCHE LE RIAPERTURE DELLE ATTIVITÀ ECONOMICHE IN VISTA DELL’ESTATE
La campagna vaccinale è la priorità assoluta e tutti i soggetti istituzionali hanno il dovere di accelerare le procedure (comprese quelle burocratiche), creando le condizioni per consentire alle diverse fasce di popolazione di vaccinarsi in sicurezza e nei tempi previsti.
L’esempio della Liguria, dove i vaccini si somministrano anche nelle farmacie è virtuoso e va nella direzione dell’efficienza che tutti auspichiamo.
A fronte dei dati non ancora rassicuranti sui contagi non dobbiamo però perdere di vista un altro tema dal quale non è possibile prescindere per favorire la ripartenza: il sostegno alle attività produttive. Ciò non significa soltanto mettere in campo risorse finanziarie e strumenti legislativi adeguati a fronteggiare l’emergenza economica, ma anche avere una linea precisa, una strategia. Non è certo utile chiudere tutto e aspettare senza fare nulla. Ci auguriamo che Governo e Regioni, al di là delle polemiche giornalistiche spesso enfatizzate, trovino una reale collaborazione anche nello stabilire già oggi – laddove il miglioramento della curva dei contagi, presumibilmente legato anche all’arrivo della bella stagione, faccia ben sperare – date certe per le possibili riaperture di ristoranti, bar, palestre e tutte quelle attività che maggiormente stanno soffrendo.
È surreale la concessione di compiere viaggi all’estero quando da noi hotel e località turistiche sono alla canna del gas. Tutti.
I comparti produttivi e il turismo in particolare hanno bisogno di punti fermi dai quali ricominciare.
Se l’andamento della pandemia è certamente il riferimento dal quale partire per ogni azione e decisione, il Governo deve saper compiere scelte politiche coraggiose.
È l’ora di un cambio di passo concreto per consentire alle città e alle imprese di rinascere.