
RECOVERY FUND: UNA SFIDA PER IL FUTURO DEL PAESE CHE DEVE GUARDARE A TERRITORI E REGIONI
Siamo tutti d’accordo: il Recovery fund è la sfida del futuro. Si stima che il Piemonte possa avere accesso a 8-10 miliardi di euro, più 3 dalla programmazione europea. Non possiamo sbagliare.
Governo e Regione dovranno dialogare e definire i campi di intervento. Il Piemonte ha già fatto sapere di voler puntare su infrastrutture, energia e rivoluzione green dei trasporti, ricerca e biotecnologie, oltre ai distretti economici da rivitalizzare e allo sviluppo della Città della Salute di Torino.
Per quanto riguarda l’Italia: avrà a disposizione circa 208,6 miliardi di cui 63,8 miliardi di sovvenzioni e 127,4 di prestiti a tasso molto basso e a lunga scadenza cui si aggiungeranno ulteriori risorse europee.
Le missioni su cui il Governo sembra voler investire sono:
- Digitalizzazione, innovazione e competitività del sistema produttivo
- Rivoluzione verde e transizione ecologica
- Infrastrutture per la mobilità
- Istruzione, formazione, ricerca e cultura
- Equità sociale, di genere e territoriale
- Salute
Tutti temi importanti, ai quali però, al di la dei titoli, bisogna dare forma e sostanza concreta, partendo da un metodo di lavoro che coinvolga i territori e le Regioni.
Un metodo al quale affiancare l’attenzione a temi come la sburocratizzazione, la digitalizzazione e innovazione nell’amministrazione pubblica, un gigante lento da rianimare con urgenza anche per concretizzare gli stessi progetti del Recovery fund.
L’erogazione dei fondi è significativa e la Commissione europea vigilerà sul corretto impiego.
Facciamoci trovare pronti perché in gioco c’è il futuro del Paese.