
LA VERA RIVOLUZIONE È SEMPLIFICARE
Quante testimonianze, quanti appelli accorati, abbiamo raccolto nel tempo da parte di commercianti, artigiani e imprenditori preoccupati se non disperati per i ritardi della pubblica amministrazione. Non è un’attenuante affermare che il pachidermico sistema burocratico nazionale è così dalla notte dei tempi.
Oggi abbiamo una grande opportunità, che nasce purtroppo da una ancor più grande criticità, ma pur sempre di opportunità da cogliere si tratta.
Dal Governo alle Regioni non si perda tempo e ci si muova immediatamente, motivati dalla necessità di ricostruire dopo la pandemia e dagli ingenti fondi in arrivo, mettendo finalmente mano alla semplificazione burocratica e amministrativa.
Il nuovo Governo ha dichiarato che non si può indugiare oltre nello snellimento di apparati e procedure abnormi e talvolta tra loro confliggenti. Si segua dunque questa via, si faccia di più e meglio. Questa è la vera rivoluzione che tutti i livelli di governo devono impegnarsi a realizzare, se vogliamo consentire all’economia del Paese e a quella dei territori di ripartire velocemente e in efficienza.
Per farlo bisogna cambiare le regole attuali e intervenire anche su aspetti quali la carenza di personale negli enti locali per il blocco delle assunzioni, tagliare una miriade di leggi e leggine superate o inutili, ridurre timbri e passaggi di carte.
Cerchiamo, tutti insieme, istituzioni e mondo delle imprese, di saper cogliere l’occasione eccezionale che ci viene data grazie al Recovery Fund e alla destinazione di molte delle sue risorse proprio al nodo cruciale della semplificazione e sburocratizzazione.
Il treno dei fondi europei per la ricostruzione dopo la pandemia passerà solo una volta. Non possiamo permetterci di perderlo.