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22 Gennaio 2021
Paese e Territorio

SUBITO RISPOSTE CONCRETE AL PAESE SUL FRONTE SANITARIO E SOCIOECONOMICO

“Il Paese non può permettersi di perdere tempo”. Condivido le parole del Presidente della Liguria e leader di Cambiamo, Giovanni Toti, che riassumono lo stato d’animo di chi ha a cuore le sorti dell’Italia a fronte di una “crisi spettacolo” nata in televisione e sui social network in uno dei momenti peggiori della storia nazionale. Il Paese soffre di una sovrapposizione inedita di crisi: quella pandemica, quella economica e quella politica, creata per irresponsabilità e sete di  potere dell’attuale maggioranza. La situazione è seria ed è necessario mantenere i nervi saldi, innanzitutto non facendosi attrarre dalle sirene illusorie di una maggioranza che cerca qualche voto per tirare a campare. Come Cambiamo lo abbiamo fatto, votando convintamente “no” alla fiducia al Governo, il 18 gennaio alla Camera e il 19 al Senato. Cambiamo resta alternativo a questa maggioranza, propositivo e al fianco del Paese migliore.

Al di là delle logiche di appartenenza, il grande tema all’orizzonte è però che la nostra Italia necessita di un Governo forte, che sappia prendere decisioni chiare e razionali per contrastare la pandemia e la crisi delle attività economiche. I provvedimenti “stop and go” che fino ad oggi il Governo ha adottato non solo disorientano cittadini e imprenditori, ma creano anche danni irreparabili. Bisogna dimostrare il coraggio e la competenza di decidere, perché non è ammissibile fare concessioni di qualche giorno e poi innestare la retromarcia e richiudere ciò che in parte era stato aperto: questa è mancanza di rispetto nei confronti di chi lavora e ha investito risorse nella propria attività economica per adeguarla alle normative anti Covid come gli era stato richiesto. È anche mancanza di rispetto nei confronti dei cittadini tutti, che ormai fanno fatica a comprendere il puzzle della continua e repentina modifica dei colori delle zone, che passano da gialla ad arancione a rossa o viceversa nell’arco di pochi giorni.

La maggioranza debolissima espressa dal Senato non può bastare, anche perché le idee che quella maggioranza esprime le conosciamo e possiamo prevederle per il futuro. Certo, la strada delle elezioni sarebbe la via maestra, ma ci sono molte condizioni da considerare, non ultima, ovviamente, la stessa pandemia e i tempi che la formazione di un Governo richiederebbero per un Paese che non può permettersi di perdere tempo.

Con la serietà che lo contraddistingue, allora, il centrodestra ha il dovere di contrapporre all’attaccamento alla poltrona di questa maggioranza il senso della realtà e  delle istituzioni che servono a condurre il Paese fuori dalla crisi. Come hanno detto anche i colleghi deputati di Cambiamo, sono anche io convinto che sia necessario chiamare a raccolta le energie migliori, sostenute da un largo fronte repubblicano, per  un governo di salute pubblica che risani l’Italia, che sappia  indicare progetti utili per le risorse del Recovery Fund, che  faccia ripartire la scuola in totale sicurezza ed eroghi veri ristori affinché nessuno sia lasciato indietro. Fatte queste cose fondamentali, subito al voto.

Se invece questo Esecutivo resterà in vita, come sembra “rimpastato” per avere qualche voto in più, la nostra proposta resta quella di fornire alle imprese danneggiate un ristoro adeguato e immediato, da calcolare sul fatturato dell’anno scorso e coperto da risorse sufficienti a dare loro il necessario respiro. Dare risposte sulla scuola e sul personale cosiddetto Covid che non viene pagato da ottobre. Dare ai cittadini risposte e strumenti utili subito e per il futuro.

Forse a Palazzo Chigi nessuno pensa a che ne sarà del futuro di imprese, lavoratori e famiglie; i veri patrioti saranno coloro che sapranno assumere scelte coraggiose ed efficaci per tutelare la salute degli italiani e risollevare le sorti dell’economia.

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